Nel corso degli anni la sensibilità nei riguardi dell’ambiente e della sicurezza sul lavoro oltre che l’accrescimento delle conoscenze tecnologiche hanno permesso di mettere in atto una normativa seria e rigorosa con l’intento di imporre la riduzione al minimo delle emissioni inquinanti. Di pari passo la tecnologia è venuta incontro a questa esigenza con la produzione di veri e propri impianti di aspirazione complessi e differenziati, che permettono un notevole abbattimento delle sostanze nocive alla salute dell’uomo e all’ambiente nelle diverse fasi delle lavorazioni industriali.
Le esigenze generiche di ventilazione ed aspirazione variano a seconda delle caratteristiche dei locali aziendali e, soprattutto, del tipo di processo lavorativo, delle materie impiegate e delle sostanze che si liberano dalle lavorazioni, ma nel complesso, è lecito affermare che nel tempo si è consolidato il metodo del miglioramento della produzione industriale in funzione della sua relazione con l’ ecoefficienza. E’ importante che in quest’ottica gli impianti di aspirazione assumano all’interno dell’azienda una rilevanza qualificante, che poi è al centro di diverse disposizioni di legge e direttive di vari Enti ed Agenzie Territoriali. La normativa di riferimento viene ricavata attraverso la combinazione di due Decreti Legislativi, uno riguardante la “Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” , il D.Lgs. N81 del 2008, e l’altro, che dispone le “Norme in materia di tutela dell’aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera”, il D.Lgs n.156 del 2006 alla parte V. A queste si aggiungono disposizioni e direttive di Enti ed Agenzie territoriali. Queste possono avere particolare riguardo per specifiche attività e prodotti, come è il caso delle prescrizioni ATEX, che devono essere osservate perchè l’agenzia possa rilascire le speciali certificazioni necessarie ad ottenere le autorizzazioni a trattare la produzione di materiali e apparecchiature utilizzate in ambiente potenzialmente esplosivo.
Il funzionamento di questi impianti, a volte complessissimi e altamente specializzati, è particolarmente attenzionato dalla normativa poiché questa stabilisce per ogni sostanza tossica i valori massimi di emissione tollerabili nell’ambiente e le prescrizioni relative. Le attività in tabella sono poi soggette a controlli periodici o annuali. Metodi di campionamento e tipo di analisi delle emissioni, criteri di valutazione e di conformità ai valori limite sono dettagliatamente previsti e descritti. La Manutenzione degli Impianti di Aspirazione, è intesa come una disciplina, fondamentale per la tutela della sicurezza, del corretto funzionamento di questi sistemi specializzati nel mantenere le emissioni nei limiti, ma anche, perché le fasi di lavorazione dei materiali si svolgano in ambiente salubre per il lavoratore. Il cattivo funzionamento di un filtro o di un camino, l’ugello otturato in uno scrubber significano un via libero allo scarico di efflussi in atmosfera, un’aspirazione di vapori, odori o fumi discontinua danneggerà la salute dei lavoratori. Il tutto con conseguenze amministrative, compresa la chiusura dell’attività, ma anche penali .